Deltacortene compressa Prednisone

Deltacortene compressa Prednisone

L’associazione deve essere evitata a meno che il beneficio non superi il maggior rischio di effetti indesiderati sistemici dovuti ai corticosteroidi; in questo caso e’ necessariomonitorare i pazienti per verificare l’assenza di effetti indesiderati sistemici dovuti ai corticosteroidi. Gli steroidi possono ridurre gli effetti degli anticolinesterasi nella miastenia grave. Gli effetti desiderati dei farmaci ipoglicemizzanti (inclusa l’insulina), farmaci antipertensivi e diuretici sono antagonizzati dai corticosteroidi, e gli effetti ipokalemici dell’acetazolamide, dei diuretici dell’ansa, deidiuretici tiazidici e del carbenoxolone sono potenziati. L’efficacia degli anticoagulanti cumarinici puo’ essere aumentata dalla terapia concomitante con corticosteroidi ed e’ richiesto un attento monitoraggiodell’INR o del tempo di protrombina per evitare sanguinamenti spontanei.

Il betametasone non deve essere utilizzato in pazienti in cui sia stata accertata
ipersensibìlità al farmaco o a componenti la preparazione. Non deve essere utilizzato
altresì nei pazienti sottoposti a vaccinazioni, poiché il farmaco può sopprimere
la risposta immune. E’ necessario non utilizzare il betametasone in pazienti che facciano contemporaneo
uso di corticosteroidi per via inalatoria. Il farmaco va usato con cautela in soggetti portatori di ulcera gastrointestinale
gastrite erosiva disfunzioni renali osteoporosi, diabete mellito, tubercolosi, cirrosi
glaucoma, cataratta, disturbi tromboembolici, ipertensione arteriosa, instabilità
psichica.

Interazioni farmacologiche

Sappiamo che protocolli senza steroide vengono utilizzati “solo” nel 20-30% dei pazienti, con grande differenza da centro a centro e da nazione a nazione. Non esistono dubbi sul fatto che i protocolli senza steroide aumentino il rischio di rigetto acuto, calcolato tra il 58%-77% [6], ma, nello stesso tempo, sappiamo che  non riducono la sopravvivenza del trapianto, almeno entro i primi 5 e 10 anni [6-7]. Purtroppo, non riducono neppure la mortalità del paziente, come invece atteso, vista la riduzione significativa di alcuni tra i principali fattori di rischio di malattia cardiovascolare (diabete, ipertensione, dislipidemia), sempre segnalata in questi casi [7].

In corso di trattamento a lungo termine possono verificarsi alcuni effetti
sistemici. Per
cui la somministrazione dovrebbe essere presa in considerazione solo se il beneficio
atteso è superiore ai rischi per il feto. Chi soffre di asma dovrebbe ridurre al minimo il dosaggio degli steroidi assunti per via inalatoria o orale.

Cortisonici, Corticosteroidi o Antinfiammatori Steroidei: cosa sono e a cosa servono?

Nonostante che il loro uso sia esclusivamente palliativo, la possibilità
di sopprimere tutti i fenomeni infiammatori ha reso questi agenti assai utili
nella pratica clinica, ed in alcuni casi possono essere considerati dei farmaci
salvavita. Accanto a questi farmaci “classici” esistono una steroidiprovati serie di composti di
più recente introduzione per specifiche patologie come gli anti-leucotrienici
nella flogosi allergica e gli anticorpi monoclonali nel rigetto da trapianto
o in alcuni tipi di linfomi. Le informazioni presenti in Doveecomemicuro.it hanno scopo divulgativo e informativo.

Le azioni anti-infiammatorie si attuano mediante l’inibizione della sintesi
e liberazione di citokine (IL-1, TNF etc) e altri mediatori solubili (PAF,
Leucotrieni etc), nonché mediante la stabilizzazione delle membrane cellulari
e degli organuli intracellulare (ad es. i lisosomi). Una delle azioni più
importanti è quella di inattivare la fosfolipasi A2, e in tal modo inibire
in una fase molto precoce e globalmente i fenomeni infiammatori. Tra gli immunosoppressori esistono differenti classi di composti dei quali
si sfruttano delle specifiche funzioni regolatorie (ad es. la Ciclosporina
A) o delle capacità citopenizzanti (ad es. gli alchilanti) o ancora delle
capacità anti-infiammatorie (ad es. gli steroidi).

INTERAZIONE TRA CORTICOSTEROIDI E ALTRI FARMACI

I farmaci simpaticomimetici, come il salbutamolo, quando utilizzati con metilprednisolone, possono aumentare l’efficacia e potenzialmente la tossicita’ a causa di un incremento della risposta ai farmaci simpaticolitici. L’avvento della Ciclosporina diede inizio ad un nuovo filone di ricerca clinica basato sulla possibilità di attuare protocolli immunosoppressivi senza steroide [4]. Questo venne subito accolto con grande interesse da parte dei clinici perché permetteva di eliminare, o ridurre, i noti effetti collaterali legati all’uso protratto dello steroide [5]. Questa opportunità, che però risultò molto meno praticabile del previsto, aprì un ventaglio di proposte terapeutiche che ancora oggi sono oggetto di discussioni.

Trova farmaco

Il Metilprednisolone e’ controindicato nelle infezioni sistemiche fungine e nelle infezioni sistemiche ameno che non sia impiegata una appropriata terapia anti-infettiva. Per la somministrazione intratecale, date le segnalazioni sono stati associati gravi eventi medici a questa via di somministrazione. Preparazioni di corticosteroidi intramuscolari sono controindicate per la porpora idiopatica trombocitopenica. L’effetto dei corticosteroidi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari non è stato valutato in maniera sistematica.

Quali effetti indesiderati possono indurre i Cortisonici?

Il prednisone diminuisce la risposta anticorpale in seguito alla somministrazione
di vaccini aumentando il rischio di complicanze neurologiche. I diuretici depletori
di potassio associati a prednisone aumentano il rischio di ipokaliemia. Gli effetti collaterali che i cortisonici possono indurre sono legati soprattutto alla dose utilizzata e alla durata del trattamento; possono variare in funzione della via di somministrazione utilizzata e, talvolta, del principio attivo impiegato. Devono essere valutate le usuali controindicazioni per i corticosteroidi per uso locale o sistemico.

E’ esperienza comune che ad una stessa dose di steroide, anche se bassa, possono corrispondere effetti collaterali molto diversi da paziente a paziente. Questa evidenza dovrebbe suggerire la necessità di personalizzare la dose di steroide, esattamente come stiamo facendo con altri immunosoppressori. Purtroppo, chi si è occupato di questo aspetto ha documentato che il problema non è di facile soluzione. Il metilprednisolone invece, nonostante sia molto simile a prednisone e prednisolone (durata d’azione analoga) ha attività antinfiammatoria leggermente superiore e minori effetti mineralcorticoidi; potrebbe quindi essere preferito quando si vuole minimizzare la ritenzione idrica pur mantendendo i vantaggi farmacocinetici del prednisone.